Soluzioni AIDC per logistica e retail: i trend del 2025

Dalla corsia del magazzino alla corsia cassa, il 2025 è l’anno in cui AIDC (Automatic Identification & Data Capture) smette di essere “solo barcode” e diventa un ecosistema fatto di 2D code, RFID/RAIN, RTLS, computer vision e data compliance. Per chi gestisce supply chain, negozi e e-commerce, questo significa processi più veloci, inventari più accurati e dati più ricchi—ma anche scelte tecnologiche da pianificare con attenzione.
1) Dal codice a barre ai 2D barcode (QR/DM) verso il traguardo “Sunrise 2027”
L’industria retail ha fissato il passaggio alla lettura dei 2D barcode al POS entro il 2027. Nel 2025 la fase di transizione accelera: scanner e software devono leggere sia EAN/UPC sia QR/DataMatrix (spesso con GS1 Digital Link) per abilitare informazioni aggiuntive (lotti, scadenze, recall, promozioni dinamiche). Se non l’avete già fatto, è il momento di test pilota su categorie chiave e di aggiornare i lettori.
Perché conta: più dati in un’unica scansione, meno errori a scaffale, tracciabilità end-to-end e customer experience arricchita in store e online.
2) RFID/RAIN: dal back-room allo scaffale (e al carrello)
Nel 2024 sono stati spediti 52,8 miliardi di chip RAIN UHF; la crescita continua nel 2025 trainata da retail e logistica. Il risultato? Inventari più frequenti (anche giornalieri), riduzione out-of-stock, IoT “di fatto” sugli articoli e basi solide per servizi come pick-up in 1 ora o resi ultra-rapidi.
Cosa fare ora: valutare il tagging a livello articolo nelle categorie alto-rotazione (es. apparel), dotarsi di reader mobili/fissi nelle aree di ricezione e spedizione, integrare l’evento RFID nel WMS/OMS per visibilità in tempo reale.
3) Digital Product Passport (DPP) e compliance: dati come vantaggio competitivo
L’ESPR della Commissione Europea ha pubblicato ad aprile 2025 il primo Working Plan: tra i primi settori toccati dai Digital Product Passports ci sono tessile/abbigliamento, arredo e altri. Per retail e brand significa preparare dati su provenienza materiali, riparabilità, impronta ambientale—resi accessibili spesso via QR/2D o RFID. Iniziare nel 2025 evita corse dell’ultimo minuto e crea valore anche per reso, recommerce e assistenza.
4) Computer vision + AI: scanner diventano… telecamere intelligenti
Telecamere fisse e smartphone industriali usano AI per leggere più codici alla volta, unire barcode + testo (OCR), riconoscere anomalie (danni, etichette sbagliate) e seguire i flussi senza fermare i colli. Nelle baie di carico, la visione riduce errori; in corsia, abilita “mass scans” per shelf-check e prezzo.
Impatto pratico: meno hardware dedicato, più flessibilità di layout e aggiornamenti software rapidi che migliorano la decoding accuracy anche su etichette rovinate.
5) DWS (Dimensioning-Weighing-Scanning): parcel-first, tariffazione corretta
Con l’e-commerce in crescita, i sistemi DWS automatizzano misura, peso e scansione di pacchi per tariffe corrette e sorting veloce. Il mercato è in espansione e nel 2025 molte operation passano da postazioni manuali a tunnel dinamici integrati con WMS/TMS.
6) RTLS 2.0 (UWB/BLE/Hybrid): localizzazione precisa in magazzino e in store
La UWB è al punto di adozione di massa in più settori: in logistica consente localizzazione centimetrica di pallet, roll e attrezzature, utile per ridurre i tempi di ricerca e orchestrare flussi uomo-macchina. I progetti 2025 guardano a soluzioni ibride (UWB + BLE + RFID) per bilanciare costi e performance.
7) Connettività ed edge: AIDC in tempo reale
AIDC moderno significa edge computing vicino alle linee, integrazione nativa con WMS/ERP/OMS, API aperte e reti affidabili (Wi-Fi 6/7 o private 5G) per gestire picchi di scansione e video analytics. Tradotto: eventi più “puliti”, meno latenza, dashboard operative now. (Tendenza di sistema che abilita i punti 2-6.)
Checklist tecnologia 2025
In sintesi
Nel 2025 le soluzioni AIDC diventano la spina dorsale della supply chain data-driven: 2D code preparano il POS del futuro, RAIN RFID porta visibilità a livello articolo, la visione artificiale automatizza controlli e conteggi, RTLS rende “rintracciabile” ogni asset, mentre la compliance (DPP) trasforma i dati in requisito e opportunità. Chi inizia adesso con pilot ben misurati arriva al 2027 non solo conforme, ma più veloce, preciso e profittevole.
Rossella Lucangelo





















































